Il tempo che ci mette un bambino ad appassionarsi ad uno strumento è variabile, impossibile da prevedere.
Alcuni iniziano prestissimo e subito comprendono che più impegno ci si mette più si diventa bravi. Per altri è più difficile e serve l’aiuto dei genitori, ma anche con i più svogliati si possono ottenere ottimi risultati.
La figura davvero fondamentale è quella dell’insegnante. Nella testa dei piccoli allievi la lezione di musica deve essere ricordata come un momento piacevole, anche divertente, in un ambiente allegro e leggero.
Ci sarà tempo per passare le ore sulla tecnica.
Di certo togliere un bambino o un ragazzino da cellulari e videogiochi per metterlo in contatto con la musica ha benefici incredibili su tutti i fronti. Addirittura sullo sviluppo cognitivo e sull’allenamento alla concentrazione che sono le basi per andate bene a scuola.
E' molto importante non forzare il percorso.
Alcuni bambini chiedono di fare un corso di musica a 5 anni, altri a 12. Nel momento in cui arriva la richiesta è utile portarli a fare una prova. Provare ad iscrivere un bambino ad un anno di musica può avere un esito positivo ma anche no. Non è detto che se il bambino poi non vorrà iscriversi ad un secondo anno significhi che non fa per lui. Magari dopo qualche anno gli torna la voglia di riprendere e sarà più pronto.
La musica deve entrarti dentro. Non è una materia o una disciplina, è un percorso emotivo.
L'aiuto che dà la musica nell'intera vita di un essere umano è indescrivibile. Suonare significa esprimere, sfogare, piangere, saltare. Anche le personalità più difficili trovano equilibrio quando sfogano le proprie frustrazioni tramite la musica o il canto.
Anche per questo parliamo del regalo più bello che un genitore possa fare al proprio figlio.
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