top of page

Dai 6 ai 10 anni: quale tipo di corso di musica scegliere?

Aggiornamento: 19 mag 2022

Dopo aver visto e vissuto il percorso di centinaia di allievi posso innanzitutto consigliarvi di:



1. SCEGLIERE UN CORSO COLLETTIVO


Che sia di canto o di strumento per i bambini la parte in assoluto più importante del loro viaggio verso la passione per la musica è la socialità. Cantare insieme o suonare insieme.

L’utilità dello svolgere queste attività con altri coetanei sono 5:


  1. Ogni volta che cantano o suonano lo fanno di fronte ad un piccolo pubblico, i loro compagni di corso! Perdono dunque immediatamente la paura di esibirsi. Dopo pochi mesi per loro la performance davanti ad altri sarà naturale.

  2. Lo spirito di competizione dei più piccoli è un istinto che li porta a dedicarsi molto di più alla musica, anche solo per “diventare più bravi degli altri del gruppo”. In questo modo bruciano le tappe e rispettano molto più facilmente le routines giornaliere di allenamento.

  3. Imparano a riconoscere l’errore degli altri e a “farsi l’orecchio” come diciamo in gergo.

  4. Vengono in contatto con molte più canzoni, molti più generi musicali e aumentano la loro cultura musicale e consapevolezza.

  5. Si divertono! La lezione di canto o strumento diventa un momento di gioia, di socialità e, senza accorgersene, migliorano in modo impressionante.



2. SCEGLIERE UN INSEGNANTE SIMPATICO


Nessun bambino dopo 8 ore di scuola ha voglia di fare un’altra lezione seria e noiosa. L’errore più grande è considerare la lezione di musica come un’altra materia!

L’insegnante bravo è colui capace di essere serio nei momenti di didattica ma simpatico e coinvolgente nel resto del tempo.

Ricordatevi che l’attenzione dei bambini a quest’età arriva a stento ai 10 minuti. Il resto del tempo è dedicato all’ascolto, alla passione verso la musica, all’energia positiva.


Attenzione! Non lamentatevi se l'insegnante finisce la lezione 5 minuti prima. Meglio finire prima che forzare un bambino ad un'attività che dev'essere sempre gioiosa. Ad un'insegnante 5 minuti non cambiano nulla ma è importante che il bambino abbia voglia di tornare alla lezione successiva, sapendo di non esserne obbligato.


3. NON SOTTOVALUTARE L'AMBIENTE MUSICALE.


Per avvicinarsi in modo positivo alla musica fate sì che il bambino frequenti un mondo musicale. La lezione privata di pianoforte a casa è decisamente poco attrattiva!

Scegliete una scuola di musica piena di strumenti, di poster di insegnanti musicisti… per il ragazzino sarà come entrare in un nuovo mondo!

Portatelo a vedere concerti, insegnategli la storia della musica o per lo meno fategli ascoltare le opere o le canzoni principali a casa, non cambiate canale se in Tv c’è una trasmissione musicale.


4. DATEGLI SODDISFAZIONE!


Prende coraggio e vi fa sentire la canzone preparata a scuola? Non fategli notare le note sbagliate ma siate felici per ciò che sentite di positivo ed esprimetelo. Sarà la carica giusta per continuare.



5. NON SIATE SEVERI NEGLI ALLENAMENTI GIORNALIERI (fa anche rima...)


Al ragazzino dev’essere chiaro che voi genitori pagate molti soldini per il suo corso di musica e che, se vuole continuare, deve impegnarsi almeno un po’.

Purtroppo sono molti i bambini che frequentano volentieri le lezioni e poi a casa fanno fatica a dedicare del tempo da soli alla musica.

Credetemi, in questa fascia di età va bene così. L’importante è non trasformare la musica in un incubo. State dando tutti gli strumenti a vostro figlio per iniziare un percorso fantastico nel mondo della musica ed è già tantissimo se lui sarà felice di venire a lezione.

Quando sarà pronto si appassionerà e a quel punto dovrete combattere per staccarlo dal suo strumento!

Ogni ragazzino ha i suoi tempi, non abbiate fretta. Lo stesso metodo non funziona con tutti. Cercate l’insegnante giusto, che sappia divertirlo da un lato e metterlo ogni tanto in riga dall’altro. E’ un balance molto delicato che farà vedere i suoi frutti verso i 13/14 anni.